Il mercato immobiliare italiano era già messo male prima del Coronavirus

I prezzi delle case in Italia dovrebbero proseguire il trend discendente quest’anno e nei prossimi, tant’è che Nonisma stima un calo nel triennio 2020-2022 compreso tra il 3% e il 10%. I fondamentali del nostro mercato immobiliare — ricorda il sito Investireoggi.it — erano negativi prima dell’emergenza Coronavirus. Il fondatore di ELVinvest, Gianmaria Panini, ha citato proprio il rapporto Nonisma di marzo nel suo blog per dipingere un futuro affatto facile per le compravendite di case in Italia, il cui fatturato potrebbe implodere di 9,1-22,1 miliardi solo quest’anno. Parliamo di 50.000/120.000 vendite in meno e di investimenti corporate in calo tra 2,6 e 5,8 miliardi e fino a 18,3 miliardi al 2022. Insomma, il Coronavirus assesterebbe un duro colpo a un mercato immobiliare già sofferente ben prima della pandemia, se è vero che nel decennio 2010-2019 i prezzi delle case in media risultano crollati del 17,6% nel nostro Paese, quando nel periodo 2010-2018 sono aumentati del 35,4% nel Regno Unito, di poco meno del 20% in Svizzera e del 13,5% in Portogallo. In effetti, non dobbiamo dimenticare che l’economia italiana fosse entrata in recessione prima del Covid-19, con il Pil a segnare -0,3% nell’ultimo trimestre del 2019. E al 31 dicembre scorso il suo livello reale risultava inferiore di oltre il 4% rispetto al 2007, l’ultimo anno prima della crisi finanziaria globale.

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